ABRUZZO DA VIVERE
Montesilvano
Montesilvano, nonostante il nome ingannevole, è una bellissima cittadina che si affaccia sull’adriatico, vantando una ricettività turismo-alberghiera di prim’ordine praticamente sorta già agli inizi del Novecento.
Il fiore all’occhiello di Montesilvano è il bellissimo lungomare che si sviluppa a sud della foce del fiume Saline fino a congiungersi con la vicina Pescara; il litorale è fiancheggiato da una splendida spiaggia di sabbia fine, molto apprezzata e tra le più frequentate dell’Abruzzo per la comodità dell’accesso e la vicinanza delle numerose attrattive del capoluogo.
Montesilvano, con il suo litorale, è il luogo perfetto per organizzare una vacanza in famiglia!!! Sul lungomare si possono fare tanti bagni in acque sicure anche per i più piccini, giocare ed entrare nel mondo incantato della fantasia costruendo castelli con la sabbia dorata, piacevolissime passeggiate sulla riva del mare con mamma e papà e perché no, godere del sole per una bella abbronzatura, sempre attenti a non scottarsi!
Il fiore all’occhiello di Montesilvano è il bellissimo lungomare che si sviluppa a sud della foce del fiume Saline fino a congiungersi con la vicina Pescara; il litorale è fiancheggiato da una splendida spiaggia di sabbia fine, molto apprezzata e tra le più frequentate dell’Abruzzo per la comodità dell’accesso e la vicinanza delle numerose attrattive del capoluogo.
Montesilvano, con il suo litorale, è il luogo perfetto per organizzare una vacanza in famiglia!!! Sul lungomare si possono fare tanti bagni in acque sicure anche per i più piccini, giocare ed entrare nel mondo incantato della fantasia costruendo castelli con la sabbia dorata, piacevolissime passeggiate sulla riva del mare con mamma e papà e perché no, godere del sole per una bella abbronzatura, sempre attenti a non scottarsi!
Per i più sportivi e per rimanere in forma, si può anche approfittare, quando il sole non è troppo cocente, per fare passeggiate in bici con tutta la famiglia, grazie alla comoda pista ciclabile che corre lungo il mare da cui si può godere di un favoloso paesaggio e poi magari fermarsi a prendere un gelato. E la sera?? Siamo stanchi, ma no non andiamo a dormire presto, ci aspettano i giochi del Luna Park, le bancarelle e la musica in piazza…si dai ce la possiamo fare!
Occhio, mamma e papà...
La spiaggia di Montesilvano ha un riconoscimento importante: è insignita per ben 4° volte della Bandiera Verde! Sai cosa è? E’ un riconoscimento che i pediatri italiani conferiscono alla spiaggia perfetta a misura di bambino in cui acqua limpida e bassa vicino alla riva, sabbia per torri e castelli, bagnini e scialuppe di salvataggio, giochi, spazi per cambiare il pannolino o allattare e, nelle vicinanze parchi, gelaterie, strutture sportive, locali per l'aperitivo e ristoranti per i grandi, sono tutti elementi essenziali e imprescindibili per tale riconoscimento!!
Se un giorno non vi va di andare in spiaggia e volete conoscere qualcosa in più di Montesilvano, non si può tralasciare una visita al borgo sui colli: così attraverso una strada incantevole, piena di verde e ombreggiature, si arriva a Montesilvano Colle, piccolo borgo, fondato nel XIV secolo, molto vicino al mare ma a 160 metri d’altezza.
Si arriva in un borgo autentico, tra i più preziosi della fascia collinare abruzzese, un labirinto di vicoli e viuzze che si aprono all’improvviso su corti interne e sulla passeggiata del belvedere.
Da qui lo sguardo spazia rapito verso mare, è attratto dalle vette della Maiella, ma sicuramente rimarrà affascinato dal profilo più spettacolare della grande montagna abruzzese la “Bella Addormentata“ che raffigura una bellissima donna che dorme sotto un tappeto di nuvole.
Oltre al bellissimo panorama cosa c’è da vedere sui colli? La chiesa di San Michele Arcangelo e la chiesa della Madonna della Neve
Si arriva in un borgo autentico, tra i più preziosi della fascia collinare abruzzese, un labirinto di vicoli e viuzze che si aprono all’improvviso su corti interne e sulla passeggiata del belvedere.
Da qui lo sguardo spazia rapito verso mare, è attratto dalle vette della Maiella, ma sicuramente rimarrà affascinato dal profilo più spettacolare della grande montagna abruzzese la “Bella Addormentata“ che raffigura una bellissima donna che dorme sotto un tappeto di nuvole.
Oltre al bellissimo panorama cosa c’è da vedere sui colli? La chiesa di San Michele Arcangelo e la chiesa della Madonna della Neve
SAN MICHELE ARCANGELO
Nella parte più alta del borgo antico si incastra come la punta di un diamante la chiesa di San Michele Arcangelo: bellissima chiesa con struttura originaria di quasi mille anni, stile architettonico Normanno con mura maestre esterne rifinite con mattoncini a faccia vista, All’interno c’è una Madonna lignea del 1600 di commovente bellezza ed una grande statua di San Michele del 1700.
MADONNA DELLA NEVE
La chiesa della Madonna della Neve, immersa nel verde, è posizionata in uno dei punti più panoramici di Montesilvano Colle. Fu eretta, accanto al primo convento francescano, subito dopo la visita di S. Francesco tra il 1216 ed il 1226. Voluta con forza dalla volontà popolare per ricordare lo straordinario del passaggio di frate Francesco, fu intitolata inizialmente a S. Nicola (poiché S. Francesco all’epoca era ancora vivo).
Verso la fine del 1600 fu cambiata la sua denominazione e fu intitolata alla Madonna della neve. La facciata della Chiesa è piuttosto semplice, a coronamento orizzontale, i particolari romanici sono lasciati a vista, a differenza del resto della facciata che invece risulta intonacata.
Verso la fine del 1600 fu cambiata la sua denominazione e fu intitolata alla Madonna della neve. La facciata della Chiesa è piuttosto semplice, a coronamento orizzontale, i particolari romanici sono lasciati a vista, a differenza del resto della facciata che invece risulta intonacata.
Nel corso dei secoli la chiesa, che inizialmente aveva tre navate, abbandonata dai frati, andò incontro ad un deterioramento progressivo riducendosi prima a due navate e poi infine, con il restauro ed il rafforzamento delle fondazioni eseguiti nel 1972, alla sola navata centrale con sacrestia. Lo stile gotico che si desume dagli archi colloca la costruzione, giunta sino a noi, nel periodo medioevale. All’interno sono parzialmente conservati affreschi di pregio di autori sconosciuti la cui esecuzione è da inserire certamente nel periodo medioevale.
Culto
Pur essendo Pescara una città moderna, molti sono i luoghi religiosi di notevole rilevanza, anche dal punto di vista architettonico.
CATTEDRALE DI SAN CETTEO a PESCARA
Luogo di fede
La cattedrale di San Cetteo è la chiesa più importante di Pescara e porta il nome del santo patrono della città. San Cetteo fu annegato in mare e trasportato dalle correnti fino a Pescara, qui la popolazione lo raccolsero e lo seppellirono.
Da qui, sorse questa maestosa chiesa in suo onore che risale al 1933. La facciata della Cattedrale di San Cetteo è realizzata in pietra bianca e presenta tre portali di ingresso sormontati da rosoni e statue.
Da qui, sorse questa maestosa chiesa in suo onore che risale al 1933. La facciata della Cattedrale di San Cetteo è realizzata in pietra bianca e presenta tre portali di ingresso sormontati da rosoni e statue.
Il lato sinistro è fiancheggiato dal campanile e quello destro dal battistero. Al suo interno a tre navate, vi sono due cappelle: a destra quella dedicata al Santo patrono, a sinistra quella funeraria di Luisa D’Annunzio, madre del Poeta Gabriele, dove è possibile ammirare un dipinto del Guercino, il San Francesco.
La prima domenica di luglio si svolge la festa in suo onore con la processione in mare di tutte le barche e viene lanciata in mare una corona di fiori in omaggio al santo.
La prima domenica di luglio si svolge la festa in suo onore con la processione in mare di tutte le barche e viene lanciata in mare una corona di fiori in omaggio al santo.
CATTEDRALE DI SAN GIUSTINO VESCOVO E MARTIRE A CHIETI
Luogo di fede
A pochi chilometri da Pescara si trova la città di Chieti, più antica e ricca di storia e monumenti. La sua Cattedrale è dedicata a San Giustino Vescovo e Martire. Risalente al tempo di Teodorico (840 d.C.), venne ampliata nel XI sec. con la costruzione della cripta. Si presenta con un ingresso d’effetto con una scalinata che termina con un bel portale con accanto, sulla sinistra, uno slanciato campanile.
All’interno spiccano le Cappelle laterali, gli Altari, l’Altare Maggiore; due scale immettono nella cripta, posta sotto il presbiterio, che ha pianta irregolare, articolata in piccole navate. Tra le opere d’arte presenti va segnalata l’arca marmorea del 1432 che custodisce le reliquie di San Giustino e, sulle pareti, antichi affreschi. Dalla cripta si può accedere alla sontuosa cappella del Suffragio, sede dell’Arciconfraternita del Monte dei Morti a cui spetta, tra l’altro, l’organizzazione della spettacolare e storica processione del Venerdì Santo. L’evento richiama folle di fedeli e turisti ad ammirare il suggestivo corteo, illuminato dalle fiaccole, al suono delle musiche del Miserere.
A pochi chilometri da Pescara si trova la città di Chieti, più antica e ricca di storia e monumenti. La sua Cattedrale è dedicata a San Giustino Vescovo e Martire. Risalente al tempo di Teodorico (840 d.C.), venne ampliata nel XI sec. con la costruzione della cripta. Si presenta con un ingresso d’effetto con una scalinata che termina con un bel portale con accanto, sulla sinistra, uno slanciato campanile.
All’interno spiccano le Cappelle laterali, gli Altari, l’Altare Maggiore; due scale immettono nella cripta, posta sotto il presbiterio, che ha pianta irregolare, articolata in piccole navate. Tra le opere d’arte presenti va segnalata l’arca marmorea del 1432 che custodisce le reliquie di San Giustino e, sulle pareti, antichi affreschi. Dalla cripta si può accedere alla sontuosa cappella del Suffragio, sede dell’Arciconfraternita del Monte dei Morti a cui spetta, tra l’altro, l’organizzazione della spettacolare e storica processione del Venerdì Santo. L’evento richiama folle di fedeli e turisti ad ammirare il suggestivo corteo, illuminato dalle fiaccole, al suono delle musiche del Miserere.
BASILICA DEL VOLTO SANTO A MANOPPELLO
luogo di fede e meta di pellegrinaggi
Nelle vicinanze si trova anche Manoppello, piccolo borgo conosciuto e frequentato dai fedeli per la Basilica del Volto Santo. Questo luogo è particolarmente mistico e suggestivo per la presenza di un velo che ritrae l’immagine di un volto, un viso maschile con i capelli lunghi e la barba.
Si tratterebbe della Vera Immagine di Cristo, impressa su un telo con il quale una pia donna, la Veronica, lungo la via del Calvario, asciugò il volto di Cristo. È impressionante vedere questo viso colmo di sofferenza ma anche di serenità, con i segni delle percosse e col setto nasale rotto.
L’immagine ritratta, secondo una tradizione, è “acheropita”, cioè un’immagine che sarebbe “non disegnata o dipinta da mano umana”, ed ha una caratteristica unica al mondo, l’immagine è visibile identicamente da ambedue le parti.
Nelle vicinanze si trova anche Manoppello, piccolo borgo conosciuto e frequentato dai fedeli per la Basilica del Volto Santo. Questo luogo è particolarmente mistico e suggestivo per la presenza di un velo che ritrae l’immagine di un volto, un viso maschile con i capelli lunghi e la barba.
Si tratterebbe della Vera Immagine di Cristo, impressa su un telo con il quale una pia donna, la Veronica, lungo la via del Calvario, asciugò il volto di Cristo. È impressionante vedere questo viso colmo di sofferenza ma anche di serenità, con i segni delle percosse e col setto nasale rotto.
L’immagine ritratta, secondo una tradizione, è “acheropita”, cioè un’immagine che sarebbe “non disegnata o dipinta da mano umana”, ed ha una caratteristica unica al mondo, l’immagine è visibile identicamente da ambedue le parti.
SANTUARIO DEL MIRACOLO EUCARISTICO a LANCIANO
luogo di fede e meta di pellegrinaggi
A Lanciano si trova il Santuario del Miracolo Eucaristico. Secondo la tradizione cattolica, con ‘miracolo eucaristico di Lanciano’, ci si riferisce ad un evento accaduto nell’omonima cittadina nella prima metà dell’VIII secolo: mentre un sacerdote stava celebrando messa, al momento della consacrazione, l’ostia e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue. Si tratta del miracolo eucaristico più antico realmente documentato: le prime testimonianze, non specificano l’anno esatto nel quale sarebbe avvenuto, ma alcune circostanze storiche permettono di collocarlo cronologicamente fra il 730 e il 750.
Le reliquie del fenomeno sono conservate all’interno della chiesa di San Francesco, nello storico quartiere Borgo. All’interno del convento di San Francesco è stato costruito, nel 1996, un museo dedicato al miracolo. Esso contiene documenti antichi relativi alla vicenda, e un percorso che conduce alle fondamenta dell’antico convento di san Legonziano e alle catacombe del Ponte Diocleziano.
A Lanciano si trova il Santuario del Miracolo Eucaristico. Secondo la tradizione cattolica, con ‘miracolo eucaristico di Lanciano’, ci si riferisce ad un evento accaduto nell’omonima cittadina nella prima metà dell’VIII secolo: mentre un sacerdote stava celebrando messa, al momento della consacrazione, l’ostia e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue. Si tratta del miracolo eucaristico più antico realmente documentato: le prime testimonianze, non specificano l’anno esatto nel quale sarebbe avvenuto, ma alcune circostanze storiche permettono di collocarlo cronologicamente fra il 730 e il 750.
Le reliquie del fenomeno sono conservate all’interno della chiesa di San Francesco, nello storico quartiere Borgo. All’interno del convento di San Francesco è stato costruito, nel 1996, un museo dedicato al miracolo. Esso contiene documenti antichi relativi alla vicenda, e un percorso che conduce alle fondamenta dell’antico convento di san Legonziano e alle catacombe del Ponte Diocleziano.
Cultura
MUSEO DEL TRENO a MONTESILVANO
Alla stazione di Montesilvano potete visitare un piccolo, ma molto interessante Museo sulla Storia del Treno. È molto ben organizzato e di forte impatto storico. Conserva antichi treni dal fascino insuperabile, perfettamente restaurati e conservati: 2 locomotive (anni 1924 e 1964) e 8 veicoli rimorchiati, oltre a vari reperti e cimeli, tra cui carrozze a tema e vestiario d‘epoca, fedeli testimonianze dell’attività ferroviaria di un tempo.
Il museo è particolarmente affascinante per i bambini! Essi possono entrare in un vagone ed ammirare tutte le strumentazioni d’epoca: quadri di comando, telegrafo, segnaletiche per sordomuti, divise da capostazione con il famoso cappello rosso, un mondo molto, molto lontano dal loro, ma del quale ne subiscono il fascino e ne rimangono entusiasti. Ad allargare il loro interesse anche la presenza di modellini di alcune stazioni ferroviarie abruzzesi oltre ad un bellissimo trenino in miniatura perfettamente funzionante e costruito in scala.
Il museo è particolarmente affascinante per i bambini! Essi possono entrare in un vagone ed ammirare tutte le strumentazioni d’epoca: quadri di comando, telegrafo, segnaletiche per sordomuti, divise da capostazione con il famoso cappello rosso, un mondo molto, molto lontano dal loro, ma del quale ne subiscono il fascino e ne rimangono entusiasti. Ad allargare il loro interesse anche la presenza di modellini di alcune stazioni ferroviarie abruzzesi oltre ad un bellissimo trenino in miniatura perfettamente funzionante e costruito in scala.
MUSEO DELLE GENTI D’ABRUZZO a PESCARA
Il Museo delle Genti d’Abruzzo si trova nel centro storico di Pescara ed è ospitato all’interno dei locali dell’antica fortezza di Pescara, utilizzati nell’Ottocento dai Borboni come Bagno Penale. All’interno delle 13 sale del museo è tracciata la storia e le tradizioni dei popoli abruzzesi, dalla preistoria ai giorni nostri.
Un iter che parte dalle popolazioni del neolitico, per poi passare all’età del ferro e all’epoca delle conquiste romane. Ci sono molte ricostruzioni che permettono a tutti di capire com’era la vita molte centinaia di anni fa in Abruzzo. Successivamente il percorso si snoda nelle usanze tradizionali abruzzesi, presentando i vestiti tipici dei pastori, il rito della transumanza, il modo in cui viene da secoli prodotto il latte e i derivati. Vengono mostrati i modi antichi con cui si producevano l’olio e il vino. C’è anche una parte dedicata ai giochi che, una volta, si bambini si fabbricavano da soli.
Un iter che parte dalle popolazioni del neolitico, per poi passare all’età del ferro e all’epoca delle conquiste romane. Ci sono molte ricostruzioni che permettono a tutti di capire com’era la vita molte centinaia di anni fa in Abruzzo. Successivamente il percorso si snoda nelle usanze tradizionali abruzzesi, presentando i vestiti tipici dei pastori, il rito della transumanza, il modo in cui viene da secoli prodotto il latte e i derivati. Vengono mostrati i modi antichi con cui si producevano l’olio e il vino. C’è anche una parte dedicata ai giochi che, una volta, si bambini si fabbricavano da soli.
MUSEO PAPARELLA VILLA URANIA a PESCARA
Il Museo è ospitato in una villa ottocentesca in stile eclettico sita nel cuore di Pescara, di fronte alla centralissima Piazza della Rinascita. Al suo interno è custodita la Collezione Paparella Treccia Devlet, La raccolta è composta da 151 selezionati capolavori della maiolica artistica di Castelli, ordinati secondo un criterio cronologico. La decorazione delle ceramiche documenta il passaggio dallo stile “compendiario”, caratterizzato da un’essenzialità di elementi, a quello “istoriato”, in cui ricorrono scene allegoriche, mitologiche, venatorie e belliche.
Tra le opere di maggior pregio si segnalano la più completa testimonianza di un servito alle armi di età barocca, costituito da 19 esemplari con lo stemma del committente, eseguito nella bottega di Francesco Grue e famosi lavori di Carlo Antonio Grue, tra i quali il più antico esemplare castellano di zuppiera, e due pregevoli vasi da consolles prodotti per l’Imperatore Leopoldo I d’Austria, successivamente passati ai Savoia. La Fondazione Paparella è impegnata a diffondere la conoscenza della maiolica di Castelli e ospitano, inoltre, periodicamente mostre dedicate ad artisti di rilievo, quali Goya, Picasso e Chagall, esponendone vari cicli di incisioni.
Tra le opere di maggior pregio si segnalano la più completa testimonianza di un servito alle armi di età barocca, costituito da 19 esemplari con lo stemma del committente, eseguito nella bottega di Francesco Grue e famosi lavori di Carlo Antonio Grue, tra i quali il più antico esemplare castellano di zuppiera, e due pregevoli vasi da consolles prodotti per l’Imperatore Leopoldo I d’Austria, successivamente passati ai Savoia. La Fondazione Paparella è impegnata a diffondere la conoscenza della maiolica di Castelli e ospitano, inoltre, periodicamente mostre dedicate ad artisti di rilievo, quali Goya, Picasso e Chagall, esponendone vari cicli di incisioni.
CASA NATALE DI GABRIELE D’ANNUNZIO a PESCARA
Nel cuore della Pescara Vecchia, in Via Manthoné 111, s’incontra questo splendido museo che si sviluppa all’interno di un’austera dimora: qui nacque il Vate combattente, il grande Gabriele D’Annunzio.
Non è certamente il suo atelier, ma la sua casa natale, qui si racconta la sua vita in una visione intima e privata, la sua famiglia e i suoi affetti. Si entra in una dimensione diversa, quasi si riesce a percepire la sua presenza nelle stanze grazie ai versi delle sue poesie scritte ovunque. La visita inizia con un video molto importante per comprenderne l’intero tour che racconta la vita del poeta da piccolo, poi si gira per le sale al piano terra dove ci sono abiti e lettere. Salendo al piano di sopra si visitano le stanze da letto dei genitori, della zia, ove si conservano arredi, mobili d’epoca, abiti e oggetti appartenenti allo scrittore ed alla sua famiglia.
Non è certamente il suo atelier, ma la sua casa natale, qui si racconta la sua vita in una visione intima e privata, la sua famiglia e i suoi affetti. Si entra in una dimensione diversa, quasi si riesce a percepire la sua presenza nelle stanze grazie ai versi delle sue poesie scritte ovunque. La visita inizia con un video molto importante per comprenderne l’intero tour che racconta la vita del poeta da piccolo, poi si gira per le sale al piano terra dove ci sono abiti e lettere. Salendo al piano di sopra si visitano le stanze da letto dei genitori, della zia, ove si conservano arredi, mobili d’epoca, abiti e oggetti appartenenti allo scrittore ed alla sua famiglia.
Paesaggio e Natura
Il punto forte dell’Abruzzo è proprio l’aspetto naturalistico forse ancora poco conosciuto alla massa e per questo ancora più interessante ed autentico. La vicinanza ai luoghi turistici più rinomati permette al visitatore che soggiorna a Montesilvano di girare la regione a proprio gusto e raggiungerli comodamente sia con escursioni di mezza giornata per chi non vuole allontanarsi troppo oppure con gite che impegnano tutta la giornata per chi vuole godersi a pieno e senza tempo le bellezze dell’Abruzzo.
Piccoli centri storici, ubicati sulla prima collina, in cui ammirare panorami mozzafiato, oltre alle proprie bellezze storiche-architettoniche, sono Città Sant’Angelo, Silvi Paese e Atri. Tutti facilmente raggiungibili nel raggio di 30 km, e tutti borghi curati in cui è possibile provare specialità gastronomiche tipiche quali nevole, parrozzo, pizz’onda (tipica pizza fritta), la liquirizia, pecorino e tanti altri.
COSTIERA DEL CERRANO
Un occhio di riguardo per la splendida fascia Costiera del Cerrano che si trova sulla costa dell’Adriatico, in provincia di Teramo, tra Silvi e Pineto a soli 15 minuti di auto. L’area marina protetta è una fascia costiera che si estende per circa tre chilometri verso il mare aperto e lungo una decina di chilometri sulla corrispondente costa sabbiosa. Qui la spiaggia appare come un ampio e uniforme nastro dorato di sabbia finissima; in alcuni tratti c’è la tipica macchia mediterranea, con le dune a segnare il margine fra la spiaggia e le verdi pinete a rinfrescare le aree retrostanti. Al suo interno sono state individuate presenze di fauna rara e testimonianze storico-archeologiche di interesse. In particolare, la fascia costiera dunale preserva presenze faunistiche degne di nota come il Fratino o lo Zafferanetto delle spiagge.
Elemento architettonico di principale importanza entro l’area marina protetta è la Torre Cerrano, una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli. E’ uno pochi esempi rimasti integri della fitta rete di fortificazioni costiere, che avevano la funzione di respingere i frequenti attacchi di turchi e saraceni provenienti dal mare. Torre Cerrano, la cui costruzione risale al 1568, deve il suo nome all’omonimo torrente, che scende dai colli di Atri e la cui foce é situata 500 metri a sud della torre, nel comune di Silvi.
Elemento architettonico di principale importanza entro l’area marina protetta è la Torre Cerrano, una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli. E’ uno pochi esempi rimasti integri della fitta rete di fortificazioni costiere, che avevano la funzione di respingere i frequenti attacchi di turchi e saraceni provenienti dal mare. Torre Cerrano, la cui costruzione risale al 1568, deve il suo nome all’omonimo torrente, che scende dai colli di Atri e la cui foce é situata 500 metri a sud della torre, nel comune di Silvi.
CALANCHI DI ATRI
Con soli 25 minuti di macchina si possono vedere i particolari “Calanchi di Atri” che sono un fenomeno geomorfologico erosivo provocato dall’acqua, tipico del clima mediterraneo; i calanchi costituiscono la forma più suggestiva e spettacolare del paesaggio collinare adriatico: vere e proprie sculture naturali.
COSTA DEI TRABOCCHI
La Costa dei Trabocchi è individuata nel tratto di litorale del Medio Adriatico compreso tra Ortona e Vasto che ha ispirato anche Gabriele D’Annunzio. Nei pressi di San Vito Chietino, lo scrittore acquistò una casetta di pescatori che trasformò nel suo nido d’amore. E proprio i trabocchi, da lui descritti come “ragni colossali”, hanno fatto da sfondo ad almeno parte della storia narrata nel suo capolavoro Il trionfo della morte. Queste bizzarre costruzioni sono delle macchine da pesca su palafitte, che secondo alcune testimonianze andrebbero accreditate ai Fenici. In realtà non sappiamo con esattezza a quando risalgono i trabocchi, le fonti sono piuttosto incerte. Qualsiasi siano le loro origini, è certo che stiamo parlando di strutture davvero particolari, che offrono un panorama incredibile. Si stagliano sull’azzurro del mar Adriatico, e suscitano grandi emozioni.
A partire dall’anno scorso si sta costruendo una pista ciclopedonale che collega tutta la zona, un percorso che ti consente di vedere ancora da più vicino i trabocchi e, qualora interessato, fermarti a mangiare in uno di essi, oltre che godere di spenditi paesaggi mozzafiato sulla costa. Le sue spiagge sono tra le più affascinanti dell’intero litorale dell’Adriatico. Luoghi magnifici come la spiaggia di Ripari di Giobbe, oggi considerata area protetta, o come le piccole calette del Golfo di Venere meritano assolutamente di essere (ri)scoperte. Acque azzurre, sabbia fine e panorami mozzafiato sono garantiti. Se siete alla ricerca di una vacanza a contatto con la natura, poi, avrete solamente l’imbarazzo della scelta.
A partire dall’anno scorso si sta costruendo una pista ciclopedonale che collega tutta la zona, un percorso che ti consente di vedere ancora da più vicino i trabocchi e, qualora interessato, fermarti a mangiare in uno di essi, oltre che godere di spenditi paesaggi mozzafiato sulla costa. Le sue spiagge sono tra le più affascinanti dell’intero litorale dell’Adriatico. Luoghi magnifici come la spiaggia di Ripari di Giobbe, oggi considerata area protetta, o come le piccole calette del Golfo di Venere meritano assolutamente di essere (ri)scoperte. Acque azzurre, sabbia fine e panorami mozzafiato sono garantiti. Se siete alla ricerca di una vacanza a contatto con la natura, poi, avrete solamente l’imbarazzo della scelta.